Amministrazione di sostegno

L’amministrazione di sostegno costituisce una misura di protezione delle persone che per l’età o per disabilità fisiche o psichiche, si trovano in una condizione di fragilità, anche temporanea, e non sono in grado di svolgere autonomamente alcuni compiti inerenti la gestione e la protezione della loro persona.

Gli avvocati Moretti e Mangiarotti prestano consulenza ed assistenza di alto livello nelle diverse questioni relative all’amministrazione di sostegno ed alla protezione delle persone fragili, occupandosi tra l’altro di:

 assistenza in giudizio nel procedimento per la nomina di amministratore di sostegno;

– richieste di sostituzione o revoca dell’amministratore di sostegno;

– assistenza in giudizio nel procedimento di interdizione o inabilitazione;

– domanda di sostituzione del tutore o del curatore;

La preparazione professionale si accompagna ad una grande propensione all’ascolto: le problematiche che le persone fragili ed i loro familiari affrontano quotidianamente e per le quali si rivolgono all’avvocato, richiedono di essere trattate con empatia e sensibilità, nel rispetto dei diritti della persona. Lo studio legale Associato Moretti Mangiarotti rappresenta un punto di riferimento sul territorio per le persone in difficoltà e per le loro famiglie.

Che cos’è l’amministrazione di sostegno?

Introdotta nel nostro ordinamento nel 2004, l’amministrazione di sostegno costituisce una misura di protezione delle persone che per l’età o per disabilità fisiche o psichiche, si trovano in una condizione di fragilità, anche temporanea, e non sono in grado di svolgere autonomamente alcuni compiti inerenti la gestione e la protezione della loro persona.

Potenziali beneficiari dell’amministrazione di sostegno possono essere le persone affette da patologia psichica, i portatori di handicap gravi o lievi, gli anziani o le persone affette da altre malattie invalidanti, le persone affette da ludopatie o dipendenze da alcool o da droghe, ecc.

L’amministrazione di sostegno, si caratterizza per essere uno strumento flessibile, duttile e performabile al caso specifico, un vero e proprio “abito cucito su misura del beneficario“, per usare le parole del prof. Paolo Cendon, promotore della legge sull’amministrazione di sostegno.

L’iniziativa per la nomina dell’amministratore di sostegno può essere assunta dal diretto interessato, dai familiari ovvero dai Servizi Sociali e dal Pubblico Ministero, quando vi siano determinate condizioni. 

La condizione di fragilità del potenziale beneficiario dev’essere sempre accuratamente dimostrata, mediante la produzione in giudizio della documentazione medico-sanitaria e, in alcuni casi, lo svolgimento di consulenza tecnica d’ufficio volta ad accertare le condizioni psico-fisiche del beneficiario. Una volta verificata la sussistenza dei presupposti, il Giudice Tutelare provvede alla nomina dell’amministratore di sostegno, privilegiando, nella scelta, se possibile le persone eventualmente indicate del beneficiario o comunque individuate all’interno della cerchia familiare.

In alcuni casi specifici, ad esempio quando vi sia conflitto tra i parenti del beneficiario, o quando i compiti assegnati all’amministratore di sostegno richiedano competenze tecniche specifiche, può essere nominata una persona estranea alla famiglia, scelta tra professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ecc.) di fiducia del giudice e di provata esperienza.

I compiti dell’amministratore di sostegno

Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno – e questa è la peculiarità della misura, che la distingue dall’interdizione e dall’inabilitazione – non viene privato della capacità di agire, ma viene affiancato dall’amministratore di sostegno, mantenendo la capacità di compiere in autonomia i gesti della vita quotidiana.

L’amministratore di sostegno, infatti, agisce affiancando il beneficiario oppure, qualora il Giudice Tutelare lo preveda, sostituendosi ad esso soltanto limitatamente ai compiti che gli sono espressamente attribuiti nel provvedimento con cui viene nominato.

L’amministratore di sostegno deve rendere conto del proprio operato periodicamente al Giudice Tutelare. Per alcuni tipi di attività di natura straordinaria, quali ad esempio la vendita di immobili o l’accettazione di eredità ed altri, è sempre necessaria la specifica autorizzazione del Giudice Tutelare. In alcuni specifici casi, l’amministratore di sostegno può essere autorizzato dal Giudice Tutelare a compiere le scelte sanitarie in vece del beneficiario: questo accade quando il beneficiario non sia in grado di esprimere la propria volontà al riguardo, poiché affetto da deficit cognitivo o grave patologia psichica o fisica (come ad esempio, in caso di persone in stato vegetativo).

La nomina dell’amministrazione di sostegno può essere a tempo indeterminato o temporanea, qualora la condizione di fragilità del beneficiario abbia natura provvisoria.

Lo Studio Legale MoMa offre assistenza nell’ambito di problematiche inerenti Amministrazione di sostegno

Diritto di Famiglia

Separazioni

La separazione è il primo passo per porre fine ad un matrimonio. I coniugi una volta separati non hanno l’obbligo della coabitazione e della fedeltà.

Divorzi

È solo con il divorzio che si ha l’effettiva cessazione degli effetti civili del matrimonio. Il divorzio segna quindi la fine del matrimonio e l’inizio di una nuova fase di vita.

Modifiche delle condizioni di separazione e divorzio

Le condizioni di separazione o divorzio, adottate dal Giudice, o frutto di un accordo dei coniugi, sono sempre suscettibili di modifica.

Crisi nella coppia non coniugata ma con figli

Anche nel caso in cui la famiglia di fatto ove vi siano figli si separi, è necessario disciplinare tutti gli aspetti inerenti la prole

Decadenza della responsabilità genitoriale

La decadenza dalla responsabilità genitoriale può essere pronunciata quando il genitore vìola o trascura i doveri inerenti la responsabilità genitoriale.

Riconoscimento filiazione naturale

In seguito al riconoscimento del figlio naturale si producono effetti analoghi a quelli derivanti dalla filiazione legittima.

Negoziazione assistita

Il procedimento di negoziazione assistita può essere utilizzato al fine di raggiungere una definizione consensuale delle condizioni di separazione personale.

Amministratore di sostegno

L’amministrazione di sostegno costituisce una misura di protezione delle persone che per l’età o per disabilità fisiche o psichiche, si trovano in una condizione di fragilità.

 

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